sabato 18 giugno 2016
L'assassino della giovane deputata laburista è comparso oggi davanti alla corte: «Morte ai traditori». Mentre emergono particolari inquietanti sugli allarmi lanciati dalle colleghe della politica uccisa.
Omicidio Cox, Mair grida ai giudici: «Gb libera»
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"Morte ai traditori, Gran Bretagna libera": Tommy Mair, l'uomo incriminato per la brutale uccisione della deputata laburista Jo Cox, non rinnega nulla e non si pente, anzi, davanti ai giudici della Westminster Magistrates Court che questa mattina gli hanno chiesto di dire il suo nome, ha gridato il suo slogan nazionalista riconducendo alla questione Brexit la matrice del suo gesto insano. A riferirlo il quotiidano inglese Independent secondo cui l'uomo, 52 anni, comparso in tribunale per la formalizzazione delle imputazioni a suo carico, è stato immediatamente messo a tacere. Fermato dalla polizia nel luogo dove Cox è stata pugnalata e raggiunto da due colpi di arma da fuoco davanti alla biblioteca di Birstall (Leeds), Mair è stato accusato formalmente di omicidio oltre che di aggressione e possesso di armi.

Ma a rendere tutto ancor più inquietante sono arrivate questa mattina le dichiarazioni di una deputata britannica collega di Jo Cox che ha fatto sapere di aver avvertiro di recente Downing Street sul pericolo di attacchi contro parlamentari, in particolare donne, e sul rischio di "un tragico incidente" in alcuni collegi del regno. Lo rivela oggi il Daily Telegraph, precisando che anche altre deputate avevano manifestato preoccupazioni negli ultimi tempi, inclusa la stessa Cox che ne aveva parlato "ad alcuni amici". Nel messaggio inviato a Downing Street (e anche alla presidenza della Camera dei Comuni), la deputata citata dal Telegraph aveva denunciato, nel pieno della rovente campagna referendaria sulla Brexit, come le minacce alla sicurezza fossero "drammaticamente aumentate" in alcuni collegi. E citava esplicitamente il timore di "un tragico incidente". Lo staff del primo ministro ha sottolineato che David Cameron aveva risposto personalmente alla parlamentare e trasmesso il suo messaggio al ministro dell'Interno, Theresa May. Ma non è al momento possibile verificare se siano stati presi provvedimenti a riguardo. A sentirsi nel mirino, insiste il Telegraph, erano del resto varie parlamentari donne. E di un clima pericoloso sembra abbia parlato la stessa Cox, rivolgendosi ad amici che ora riferiscono la cosa al giornale. Non solo: risulta che Jo Cox avesse anche denunciato settimane fa alla polizia atti o telefonate di molestia a sfondo sessuale o sessista. Un dettaglio che ha indotto il ministro ombra laburista alle Attività Produttive, Diane Abott, a intravvedere anche ombre di "sessismo al vetriolo" dietro l'omicidio.

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